Ti è mai capitato di sentire un fischio o un ronzio nelle orecchie, anche quando tutto intorno a te è silenzioso? Se sei qui probabilmente sì, e quasi sicuramente sai anche che si chiama acufene, una condizione che colpisce molte persone, ben il 15% della popolazione adulta in Italia!
L’acufene spesso si presenta senza preavviso rendendo difficile scoprirne la causa, ma oggi per fortuna esistono diversi metodi per capire da dove proviene.
Il primo è la visita audiologica specialistica, che comprende esami specifici come:
- audiometria tonale, che misura le frequenze udibili;
- audiometria vocale, che studia la sensibilità della coclea;
- impedenzometria, che studia la funzionalità dell’orecchio medio;
- prove di tollerabilità, per pazienti sensibili ai rumori forti (iperacusia);
- otoemissioni acustiche ad alta definizione, che studiano l’efficienza delle cellule ciliate dell’orecchio interno;
- acufenometria, che misura oggettivamente la frequenza e l'intensità dell'acufene.
Tutti questi esami sono sempre accompagnati da un questionario utile a quantificare il disturbo soggettivo, più eventualmente degli ulteriori accertamenti su richiesta del medico, come degli esami del sangue o una risonanza magnetica.
Tra questi ultimi troviamo anche gli esami per le intolleranze alimentari e le allergie. Ebbene sì, ciò che mangi ogni giorno può avere un impatto importante sulla manifestazione del tuo acufene. Per questo oggi esploreremo la connessione tra l'acufene e la salute intestinale, e come l'alimentazione può giocare un ruolo chiave nella gestione di questa condizione.
La connessione tra acufene e intestino
Quando inizi a percepire quel fastidioso fischio o ronzio nelle orecchie, solitamente pensi che qualcosa non vada al tuo udito, eppure il problema potrebbe non essere solo quello. Potrebbero esserci delle ragioni più nascoste, per esempio la salute del nostro intestino. Ma come può l'intestino influenzare l'udito? La risposta sta nel mezzo tra l'equilibrio del nostro organismo e la complessità dell'orecchio.
Partendo da quest’ultimo, parliamo di un organo straordinariamente complesso, composto da diverse parti:
- l'orecchio esterno, rappresentato dal padiglione auricolare;
- l'orecchio medio, dove si trova il timpano che trasmette il suono;
- l'orecchio interno, dove la coclea (o chiocciola) trasforma i suoni in impulsi nervosi che vengono poi trasmessi al cervello.
La coclea, in particolare, è estremamente sensibile alle variazioni metaboliche, ossidative e ormonali del nostro corpo. Potremmo considerarla come un sensore di alterazione dell’equilibrio del nostro organismo. Ed è proprio su di essa che entra in gioco l'intestino. L'infiammazione e lo squilibrio del microbiota intestinale possono influenzare l'equilibrio metabolico del corpo e, di conseguenza, la coclea. Disturbi come l'ipertensione, l'iperglicemia, il diabete, l'ipercolesterolemia e le patologie legate alla tiroide, ai reni e all'intestino possono manifestarsi con sintomi uditivi come l'acufene. Nei miei anni da audioprotesista, infatti, ho visto in molti pazienti problemi intestinali come malassorbimenti e intolleranze che sono stati causa di sintomi uditivi.
La coclea ha un delicato equilibrio elettrolitico: il liquido al suo interno, fondamentale per la percezione uditiva e per l'equilibrio, deve mantenere una pressione costante per funzionare correttamente. Intolleranze, malassorbimenti e, in generale, alcuni alimenti possono alterare questa pressione. Ecco perché è fondamentale prestare attenzione alla nostra dieta e comprendere come ciò che mangiamo può influenzare non solo la nostra salute intestinale, ma anche quella uditiva.
Alimentazione e acufene
Se soffri di acufene è essenziale sapere quali alimenti potrebbero aiutarti a gestire e ridurre i sintomi e quali invece potrebbero peggiorarli.
Partiamo dicendo che frutta e verdura sono i principali alleati delle orecchie. In particolare nella verdura sono presenti la vitamina A, in grado di ripristinare la superficie graffiata dei timpani, e la vitamina E, che ha dimostrato di poter aiutare a ridurre i sintomi dell’acufene.
La frutta, invece, è una fonte eccellente di vitamine del gruppo B (soprattutto la B12), che possono aumentare l'ossigenazione e il flusso sanguigno in prossimità delle orecchie.
Volendo andare più nel concreto, ecco una lista completa di alimenti consigliati per chi soffre di acufene:
- Patate dolci
- Broccoli
- Spinaci
- Funghi
- Cavolo
- Piselli
- Quinoa
- Carote
- Fagioli
- Segale
- Riso integrale
- Fiocchi d’avena
- Albicocche secche
- Succo di pompelmo
- Arancia
- Ananas
- Frutta tropicale
Oltre al cibo, mi è capitato che alcuni pazienti mi chiedessero “Cosa bere per gli acufeni?”. In questo caso il mio consiglio è semplicemente quello di bere molta acqua, possibilmente non di rubinetto, essendo spesso ricca di calcio, e meglio ancora se priva di sodio.
Acufeni e cibi da evitare
Come sempre quando si parla di alimenti, non si tratta solo di trovare ciò che dovresti mangiare o bere, ma anche ciò che dovresti evitare. Ci sono molti alimenti e liquidi infatti che possono peggiorare i sintomi dell'acufene e che dovrebbero essere limitati o, ancora meglio, eliminati dalla tua dieta. Ecco quali sono e perché dovresti considerare di limitarli o evitarli del tutto:
- Alimenti trasformati e preconfezionati, in quanto spesso contengono conservanti, coloranti e altri additivi che possono influenzare negativamente la salute uditiva;
- Sale, il cui eccesso può aumentare la pressione sanguigna, che a sua volta può peggiorare l'acufene;
- Oli vegetali e grassi saturi, i quali possono aumentare il colesterolo e influenzare la circolazione, aggravando i sintomi dell'acufene;
- Alcol, che può dilatare i vasi sanguigni nell'orecchio interno, aumentando il flusso sanguigno e rischiando di peggiorare l'acufene;
- Dolcificanti artificiali, di cui soprattutto l'aspartame, sono stati collegati a problemi uditivi e acufeni in alcune persone;
- Caffeina, che in dosi eccessive può aumentare i sintomi dell'acufene nelle persone più sensibili;
- Zucchero raffinato, che può causare picchi di zucchero nel sangue influenzando di conseguenza l'udito (è conosciuta infatti la correlazione tra diabete e problemi di udito).
Ovviamente siamo tutti diversi, ognuno di noi è unico, ma in linea generale possiamo dire che riducendo o eliminando questi alimenti dalla tua dieta, potresti notare una diminuzione dei sintomi dell'acufene. Sarebbe utile in tal senso tenere un diario alimentare per identificare eventuali alimenti specifici (o gruppi di alimenti) che peggiorano o migliorano la tua percezione dell’acufene.
Consigli utili per diminuire l’acufene
So benissimo che l'acufene è una condizione difficile da gestire, soprattutto dal punto di vista psicologico, ma fortunatamente esistono dei modi per ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita. Modi che dipendono interamente da noi, su cui quindi possiamo avere il controllo e renderli nostri alleati. Oltre a prestare attenzione alla dieta, possiamo abbracciare altre abitudini e stili di vita che ci aiutano a contrastare l’acufene e fanno la differenza per la nostra salute in generale. Sto parlando di:
- Attività fisica. Fare esercizio regolarmente può aiutare a migliorare la circolazione, riducendo così i sintomi dell'acufene. Non è necessario diventare un atleta professionista, anche una semplice passeggiata quotidiana può fare la differenza;
- Idratazione. Come accennato in precedenza, bere molta acqua ogni giorno aiuta a mantenere l'equilibrio dei fluidi nel corpo, compresi quelli nell'orecchio interno, e questo può aiutare a ridurre la sensazione di ovattamento e i sintomi dell'acufene;
- Abitudini alimentari consapevoli. Oltre a sapere cosa mangiare e cosa evitare, è importante prestare attenzione a COME mangiare. Masticare lentamente e ascoltare le reazioni del proprio corpo aiuta a identificare gli alimenti che potrebbero peggiorare l'acufene.
- Rilassamento e gestione dello stress. Quest’ultimo influisce senza ombra di dubbio su come viene percepito l'acufene, usare quindi delle tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda possono aiutare a gestire lo stress e ridurre i sintomi.
- Limitare l'esposizione a rumori forti. Proteggere le orecchie da rumori eccessivamente intensi può prevenire ulteriori danni all'udito, evitando di peggiorare l'acufene. Se lavori in un ambiente rumoroso o frequenti concerti, considera l'uso di tappi per le orecchie.
Ricorda, ogni persona è unica e ciò che va bene per qualcun altro potrebbe non andare bene per te. E viceversa. È importante sperimentare e trovare ciò che funziona meglio. Se i sintomi persistono o peggiorano, o se semplicemente non hai mai fatto una visita, il mio unico grande consiglio è quello di prenotare una visita in uno dei nostri centri acustici, dove i nostri audioprotesisti esperti di acufeni sapranno aiutarti ad affrontare il problema.
A presto.
Francesco Pontoni
Acufene e intestino: cosa mangiare e cosa evitare