Cotton fioc sì o cotton fioc no? E se no, quali soluzioni adottare per tenere pulite le orecchie? Attorno a questi bastoncini aleggia ancora un grande alone di mistero, ecco perché ho deciso di scrivere un articolo aggiornato e con tutte le informazioni di cui hai bisogno per capire come mai i cotton fioc fanno male e come iniziare ad utilizzarli in maniera consapevole.
Sarò diretto e, andando avanti nella lettura, capirai da solo il perché.
Una piccola premessa, tanto scontata quanto importante: la pulizia delle orecchie è un aspetto fondamentale per preservare il nostro udito ed evitare l’insorgere di problemi rischiosi per la salute dell’intero apparato uditivo. Proprio per questo voglio chiarire una volta per tutte l’argomento e darti le informazioni di cui hai bisogno per non commettere più errori nella cura e nella pulizia delle tue orecchie.
A cosa serve il cerume
Partiamo dalle basi: la presenza di cerume è indice di un condotto uditivo sano, su ciò non devi avere dubbi! Questa secrezione infatti, prodotta dalle ghiandole sebacee e ceruminose, svolge diversi compiti importanti, tra cui:
proteggere il condotto uditivo da eccessiva umidità o disidratazione;
impedire la penetrazione nell’orecchio interno di polvere, sporcizia e insetti;
rendere l’ambiente acido svolgendo un’azione antibatterica;
difendere l’organismo da infezioni batteriche o micotiche.
Le cellule epiteliali presenti nell’orecchio interno si occupano poi di spingere il cerume verso l’esterno, favorendo così la pulizia del condotto uditivo.
Non ti annoierò con dettagli ancora più specifici come la composizione del cerume, questo è sufficiente perché tu capisca al volo che stiamo parlando di una “macchina autopulente” e protettiva. Un sistema autonomo che andiamo a compromettere tutte le volte che ci inseriamo dentro qualcosa di non richiesto, come i cotton fioc. Ma allora, se questi benedetti bastoncini non vanno usati per pulire le orecchie, a cosa servono?
A cosa servono DAVVERO i cotton fioc
Forse farai fatica a prendere per vero quello che sto per dire, ma i cotton fioc fanno male alle orecchie, aiutano infatti a svolgere diversi compiti (pulizia della casa, cura del bambino, cosmesi), tranne quello di pulire il condotto uditivo! L’inventore Leo Gerstenzang infatti, nel 1923 pensò di avvolgere del cotone attorno a un bastoncino per l’applicazione di alcuni prodotti sui bambini dopo aver visto sua moglie pulire loro figlio.
L’utilizzo dei cotton fioc come strumento di rimozione del cerume si diffuse nei decenni successivi a causa della strategia di promozione, che tra gli usi per adulti indicava anche quello di pulizia delle orecchie.
Ci vollero circa 50 anni per veder comparire sulle confezioni le prime avvertenze legate all’utilizzo improprio dei cotton fioc. Avvertenze comunque piuttosto vaghe e non sufficienti a invertire la tendenza che si era andata a creare.
Oggi la situazione è cambiata dal punto di vista della comunicazione, ma non da quello dell’utilizzo. Le case produttrici ora specificano in modo più chiaro di non usare i cotton fioc come strumento di pulizia delle orecchie, ma il problema rimane. Rimane eccome, stiamo parlando di uno dei pochissimi prodotti il cui principale utilizzo è anche quello più sconsigliato dai produttori!
Sembra assurdo, anzi, è assurdo! Ma nonostante ciò esiste una spiegazione ben precisa.
Perché continuiamo a pulire le orecchie con i cotton fioc
Lasciami dire che non è semplice sradicare un’abitudine consolidatasi in decenni, soprattutto nel caso di un prodotto relativamente semplice da utilizzare e del quale difficilmente si vanno a leggere le avvertenze (tra l’altro non così immediate da trovare). Le pubblicità a supporto della causa inoltre scarseggiano. Uno dei principali motivi quindi per cui le persone continuano ad usare i cotton fioc è semplicemente quello di non essere al corrente della loro pericolosità. O magari l’hanno sentito dire da qualcuno senza poi approfondire concretamente la questione.
Qui giocano un ruolo fondamentale tutti i miei colleghi audioprotesisti, gli otorini e anche i medici di base nell’informare il più possibile i loro pazienti. È una questione importante, proprio per questo ho voluto dedicarci un articolo intero.
Oltre a un discorso di abitudini c’è un’altra ragione per la quale le persone ancora oggi continuano a usare i cotton fioc. Se sei una di quelle, leggendo le prossime righe probabilmente penserai “Cavolo non ci avevo mai pensato, è vero!”. Quando si parla di evitare i cotton fioc per pulire le orecchie non se ne richiede un’eliminazione completa, bensì un uso limitato al padiglione esterno. La maggior parte delle avvertenze sulle confezioni recita
“ATTENZIONE: NON INSERIRE NEL CONDOTTO UDITIVO O NEL NASO. IN CASO DI UTILIZZO SULLE ORECCHIE, USARE DELICATAMENTE PER RIMUOVERE LO SPORCO SOLO DALLA SUPERFICIE ESTERNA DEL PADIGLIONE. UN USO IMPROPRIO PUÒ PROVOCARE LESIONI”
In risposta a ciò, un articolo del Washington Post uscito nel 1990 scrisse che utilizzare i bastoncini solo nel padiglione auricolare esterno, evitando le cavità uditive, fosse come chiedere ai fumatori di tenere una sigaretta in bocca senza accenderla. Ed è incredibilmente vero! Il paragone è forte, ma non così esagerato come può sembrare. Sollecitare le pareti interne dell’orecchio procura una sensazione particolarmente piacevole a causa delle numerose terminazioni nervose presenti in quella zona. Come un piacere viscerale che rende il gesto una sorta di dipendenza.
Dipendenza che si auto-alimenta a causa del ciclo prurito-grattamento, che in questo caso significa: più usi i cotton fioc, più avverti prurito, più continui ad usarli per alleviare la sensazione e per pulire le orecchie pensando siano sporche.
Ricordi però cosa dicevamo all’inizio? L’orecchio ha già il suo sistema autopulente. Alle volte necessita di assistenza certo, ma sicuramente i cotton fioc non sono il metodo corretto, dato che il loro impiego comporta unicamente il rischio di:
spingere il cerume in fondo e compattarlo creando un tappo;
lesionare il timpano se spinti troppo in profondita;
danneggiare le ossa dell’orecchio medio.
Se hai bisogno di intervenire sulla pulizia delle orecchie, esistono dei metodi appositi più mirati ed efficaci.
Come pulire le orecchie senza usare i cotton fioc
Prima di darti alcuni consigli sulla pulizia personale delle orecchie voglio premettere che, se ti trovi nella situazione di un condotto uditivo completamente occluso, o di una sovrapproduzione di cerume, è bene farti visitare da un otorinolaringoiatra (o chiedere consiglio al tuo audioprotesista, se sei paziente di un centro acustico). Non è il caso di azzardare soluzioni fai da te o lette da qualche parte; quando parliamo di orecchie e udito basta davvero poco per fare danni!
Se invece hai semplicemente bisogno di rimuovere un po’ di cerume in eccesso puoi seguire questi passaggi:
fai entrare un po’ di acqua tiepida all’interno dell’orecchio;
aspetta qualche minuto, in modo che il cerume si ammorbidisca;
fai entrare ora dell’acqua calda in modo che il cerume possa fuoriuscire facilmente;
tampona delicatamente l’orecchio con un panno pulito, senza cercare di infilarlo nel condotto uditivo.
Mentre segui questo metodo è bene che tu tenga a mente anche alcune indicazioni:
procedi SOLO se il timpano è intatto e soprattutto se l’orecchio non presenta dolore, sangue o pus;
puoi seguire questo metodo sotto la doccia, facendo attenzione a non sparare il getto direttamente dentro al condotto;
non usare acqua eccessivamente calda, cerca di tenerla sempre tiepida.
Pulire le orecchie: ecco perché i cotton fioc fanno male