FOGLIE
PASSI
CINGUETTIO
SALTO
RUMORE PANCINO
ULULATO
CHIUSURA PORTA
RUSSARE
PENTOLA
MASTICAZIONE
RANOCCHIO
GUSCI
RISATA
TUFFO
ONDE
FORESTA
ABBRACCIO
ALI
FUOCO
API
PIANTO
SCHIAMAZZI
INDIANI
GRAFFI
STORIA #1
CAPPUCCETTO ROSSO
In un piccolo villaggio, ai margini di una vasta foresta,
(suono foglie)
(suono foglie)
viveva una bambina conosciuta da tutti come Cappuccetto Rosso, per via del suo cappuccio rosso che indossava sempre. Un giorno, la mamma le diede un cesto da portare alla nonna che viveva al di là della foresta. Così Cappuccetto Rosso, cominciò a camminare lungo la strada che costeggiava il bosco e che percorreva abitualmente.
(suono dei suoi passi)
(suono dei suoi passi)
Mentre avanzava, notò un fringuello che attirò la sua attenzione,
(suono cinguettio)
(suono cinguettio)
così decise di inseguirlo inoltrandosi nel bosco. Cappuccetto rosso cercò di acchiappare l’uccellino, che scappò via lasciandola persa nel cuore della foresta. Un lupo, notandola sola e persa le si avvicinò con un gran salto
(suono del salto)
(suono del salto)
e le chiese: “hei tu, ti sei per caso persa? se vuoi posso aiutarti” Cappuccetto Rosso capì subito che il lupo non voleva aiutarla ma che aveva tutt’altra intenzione, del resto il borbottio del suo stomaco si faceva sentire sempre più forte.
(rumore pancino)
(rumore pancino)
Così decise di rispondere all’animale: “No grazie, sto andando da una mia parente” e notando le impronte del lupo sul terreno cominciò a camminare nel senso opposto ritrovando la via per la casa della nonna. L’animale avendo visto le marmellate e i farmaci all’interno del cestino, capì subito che il destinatario doveva essere la persona anziana che abitava nella casetta ai margini della foresta. Fece un gran sospiro
(suono ululato)
(suono ululato)
e corse veloce come il vento verso l’abitazione. Durante il tragitto il lupo si stava già pregustando le marmellate del cestino... aveva proprio una gran fame! Il lupo dopo aver ingannato la nonna, la chiuse in un armadio.
(suono porta che si chiude)
(suono porta che si chiude)
Poi si travestì da vecchietta con i suoi abiti e si mise a letto, aspettando Cappuccetto Rosso. Appena la ragazza arrivò a destinazione, intuì dal russare che proveniva dalla stanza da letto, che non poteva essere la nonna.
(rumore russare)
(rumore russare)
Come Cappuccetto aprì la porta della camera il lupo si svegliò e saltò fuori dal letto cercando di rubare a Cappuccetto Rosso il prezioso cestino. Proprio in quel momento, la nonna che era rimasta chiusa nell’ armadio riuscì a liberarsi, e alzando lo sguardo, non crebbe ai suoi occhi! Il lupo non voleva papparsi la bambina ma le marmellate! La nonna un po’ perplessa ma allo stesso tempo decisa prese un mestolo e lo batté su una pentola in cucina
(rumore pentola)
(rumore pentola)
per attirare l’attenzione dei due litiganti che si spaventarono subito. “Cappuccetto ma com’è possibile! ti ho sempre insegnato a condividere quello che abbiamo con chi è meno fortunato! Offri un po’ di marmellata a questo povero animale” “Ma nonna le marmellate sono le tue! E lui vuole mangiare anche noi!” Il lupo allora intervenne subito: “Ma No! Non mangio nè le persone né gli animali, è proprio per questo che ho sempre fame!” A quella frase Cappuccetto scoppiò a ridere: “Ma non potevi dirmelo prima? Vado subito a scaldare un pò di pane per tutti” Così lo strano trio si sedette al tavolo e fece una bella merenda a base di pane, burro e tanta, tanta marmellata.
(rumore masticazione)
(rumore masticazione)
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STORIA #2
GIOVANNI E GRETA
C’era una volta in una grande foresta una famiglia con due bambini curiosi e vivaci di nome Giovanni e Greta.
(rumore schiamazzi)
(rumore schiamazzi)
Questi due fratelli passavano le loro giornate correndo per il bosco e facendo i dispetti a tutti gli animali che incontravano per la loro via:
(rumore corsa)
(rumore corsa)
rubavano le piume agli uccellini
(cinguettio)
(cinguettio)
per travestirsi da indiani,
(indiani)
(indiani)
inseguivano tutte le lepri per rubare loro il pelo e non appena vedevano un riccio gli rubavano le spine per creare degli aghi e cucirsi i loro costumi. Un bel giorno mentre erano intenti a catturare un ranocchio,
(verso ranocchio)
(verso ranocchio)
si accorsero che in un angolo inesplorato della foresta, dietro a un muro di siepi,
(rumore foglie)
(rumore foglie)
c’era una strana casa che a prima vista sembrava abbandonata. Decisero allora di lasciare in sospeso il loro passatempo e di entrarci per poterla esplorare
(rumore porta)
(rumore porta)
Con grande stupore si accorsero che non si trattava di una casa costruita con dei normali mattoni ma con dolciumi di ogni genere. Cominciarono così a scartare le caramelle e a mangiucchiare tutti gli arredi interni.
(rumore masticazione)
(rumore masticazione)
Ad un certo punto rientrò la proprietaria di casa, una vecchietta che avendoli notati più volte a fare le loro marachelle, decise di punirli mettendoli in castigo in una cella della cantina. I bambini inizialmente pensarono di essere stati premiati visto che anche la cella era ricoperta di dolciumi, così grattarono tutto il fondo del pavimento che era ricoperto di granella di pistacchio;
(rumore graffi)
(rumore graffi)
quando non ci fu più nulla da mangiare realizzarono che la vecchietta li stava tenendo prigionieri. Così presi dal panico cominciarono a piagnucolare talmente forte
(rumore pianto)
(rumore pianto)
che la proprietaria di casa si impietosì e scese da loro. Così come i due la videro, le chiesero: “Perché ci hai rinchiusi qui? Non abbiamo fatto nulla di male!” Di tutta risposta la vecchietta disse: ”così imparate a disturbare tutti quei poveri animali! Almeno se state qui loro riusciranno a vivere un po’ in pace e senza stress” I due fratelli che erano ormai stanchi di essere rinchiusi pensarono ad una proposta da fare all’anziana donna: avrebbero aiutato per tutta la settimana gli animali del bosco e in cambio sarebbero passati ogni giorno a mangiare qualche dolcetto della casa. Una volta stretto l’accordo, Greta e Giovanni cominciarono la loro settimana di volontariato. L’inizio della prova non partì proprio con il piede giusto: dopo tutti i dispetti nessun animale si fidava più dei due fratelli, che cercando di afferrare le povere bestioline finivano per farle cadere bruscamente nel fango del bosco. Nonostante ciò i due non si arresero e, anche grazie all’aiuto dell’anziana signora, gli animaletti riacquisirono la fiducia e gli uccellini cominciarono a planare sulle spalle di Giovanni e di Greta.
(rumore ali)
(rumore ali)
Alla fine dei sette giorni di prova, i ragazzi tornarono saltellando dalla signora della casa dei dolci
(rumore salto)
(rumore salto)
per sapere se avessero effettivamente superato la prova. L’anziana donna vedendo i ragazzi impegnarsi seriamente durante tutta la settimana, gli abbracciò
(rumore abbraccio)
(rumore abbraccio)
e confermò loro che avevano superato il test. I fratelli diventati ormai amici di tutti gli abitanti del bosco vollero continuare a prendersi cura di loro e smisero di fargli i dispetti. Così l’armonia tornò a regnare nel bosco e tutti vissero felici e contenti.
(rumore foresta)
(rumore foresta)
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STORIA #1
CAPPUCCETTO ROSSO
In un piccolo villaggio, ai margini di una vasta foresta,
viveva una bambina conosciuta da tutti come Cappuccetto Rosso, per via del suo cappuccio rosso che indossava sempre.
Un giorno, la mamma le diede un cesto da portare alla nonna che viveva al di là della foresta.
Così Cappuccetto Rosso, cominciò a camminare lungo la strada che costeggiava il bosco e che percorreva abitualmente.
Mentre avanzava, notò un fringuello che attirò la sua attenzione,
così decise di inseguirlo inoltrandosi nel bosco.
Cappuccetto rosso cercò di acchiappare l’uccellino, che scappò via lasciandola persa nel cuore della foresta.
Un lupo, notandola sola e persa le si avvicinò con un gran salto
e le chiese: “hei tu, ti sei per caso persa? se vuoi posso aiutarti”
Cappuccetto Rosso capì subito che il lupo non voleva aiutarla ma che aveva tutt’altra intenzione, del resto il borbottio del suo stomaco si faceva sentire sempre più forte.
Così decise di rispondere all’animale: “No grazie, sto andando da una mia parente” e notando le impronte del lupo sul terreno cominciò a camminare nel senso opposto ritrovando la via per la casa della nonna.
L’animale avendo visto le marmellate e i farmaci all’interno del cestino, capì subito che il destinatario doveva essere la persona anziana che abitava nella casetta ai margini della foresta. Fece un gran sospiro
e corse veloce come il vento verso l’abitazione.
Durante il tragitto il lupo si stava già pregustando le marmellate del cestino... aveva proprio una gran fame!
Il lupo dopo aver ingannato la nonna, la chiuse in un armadio.
Poi si travestì da vecchietta con i suoi abiti e si mise a letto, aspettando Cappuccetto Rosso.
Appena la ragazza arrivò a destinazione, intuì dal russare che proveniva dalla stanza da letto, che non poteva essere la nonna.
Come Cappuccetto aprì la porta della camera il lupo si svegliò e saltò fuori dal letto cercando di rubare a Cappuccetto Rosso il prezioso cestino.
Proprio in quel momento, la nonna che era rimasta chiusa nell’ armadio riuscì a liberarsi, e alzando lo sguardo, non crebbe ai suoi occhi! Il lupo non voleva papparsi la bambina ma le marmellate!
La nonna un po’ perplessa ma allo stesso tempo decisa prese un mestolo e lo batté su una pentola in cucina
per attirare l’attenzione dei due litiganti che si spaventarono subito.
“Cappuccetto ma com’è possibile! ti ho sempre insegnato a condividere quello che abbiamo con chi è meno fortunato! Offri un po’ di marmellata a questo povero animale”
“Ma nonna le marmellate sono le tue! E lui vuole mangiare anche noi!”
Il lupo allora intervenne subito: “Ma No! Non mangio nè le persone né gli animali, è proprio per questo che ho sempre fame!”
A quella frase Cappuccetto scoppiò a ridere: “Ma non potevi dirmelo prima? Vado subito a scaldare un pò di pane per tutti”
Così lo strano trio si sedette al tavolo e fece una bella merenda a base di pane, burro e tanta, tanta marmellata.
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STORIA #2
GIOVANNI E GRETA
C’era una volta in una grande foresta una famiglia con due bambini curiosi e vivaci di nome Giovanni e Greta.
Questi due fratelli passavano le loro giornate correndo per il bosco e facendo i dispetti a tutti gli animali che incontravano per la loro via:
rubavano le piume agli uccellini
per travestirsi da indiani,
inseguivano tutte le lepri per rubare loro il pelo e non appena vedevano un riccio gli rubavano le spine per creare degli aghi e cucirsi i loro costumi.
Un bel giorno mentre erano intenti a catturare un ranocchio,
si accorsero che in un angolo inesplorato della foresta, dietro a un muro di siepi,
c’era una strana casa che a prima vista sembrava abbandonata.
Decisero allora di lasciare in sospeso il loro passatempo e di entrarci per poterla esplorare.
Con grande stupore si accorsero che non si trattava di una casa costruita con dei normali mattoni ma con dolciumi di ogni genere.
Cominciarono così a scartare le caramelle e a mangiucchiare tutti gli arredi interni.
Ad un certo punto rientrò la proprietaria di casa, una vecchietta che avendoli notati più volte a fare le loro marachelle, decise di punirli mettendoli in castigo in una cella della cantina.
I bambini inizialmente pensarono di essere stati premiati visto che anche la cella era ricoperta di dolciumi, così grattarono tutto il fondo del pavimento che era ricoperto di granella di pistacchio;
quando non ci fu più nulla da mangiare realizzarono che la vecchietta li stava tenendo prigionieri.
Così presi dal panico cominciarono a piagnucolare talmente forte
che la proprietaria di casa si impietosì e scese da loro.
Così come i due la videro, le chiesero: “Perché ci hai rinchiusi qui? Non abbiamo fatto nulla di male!” Di tutta risposta la vecchietta disse: ”così imparate a disturbare tutti quei poveri animali! Almeno se state qui loro riusciranno a vivere un po’ in pace e senza stress”
I due fratelli che erano ormai stanchi di essere rinchiusi pensarono ad una proposta da fare all’anziana donna: avrebbero aiutato per tutta la settimana gli animali del bosco e in cambio sarebbero passati ogni giorno a mangiare qualche dolcetto della casa.
Una volta stretto l’accordo, Greta e Giovanni cominciarono la loro settimana di volontariato.
L’inizio della prova non partì proprio con il piede giusto: dopo tutti i dispetti nessun animale si fidava più dei due fratelli, che cercando di afferrare le povere bestioline finivano per farle cadere bruscamente nel fango del bosco. Nonostante ciò i due non si arresero e, anche grazie all’aiuto dell’anziana signora, gli animaletti riacquisirono la fiducia e gli uccellini cominciarono a planare sulle spalle di Giovanni e di Greta.
Alla fine dei sette giorni di prova, i ragazzi tornarono saltellando dalla signora della casa dei dolci
per sapere se avessero effettivamente superato la prova. L’anziana donna vedendo i ragazzi impegnarsi seriamente durante tutta la settimana, gli abbracciò
e confermò loro che avevano superato il test.
I fratelli diventati ormai amici di tutti gli abitanti del bosco vollero continuare a prendersi cura di loro e smisero di fargli i dispetti.
Così l’armonia tornò a regnare nel bosco e tutti vissero felici e contenti.
Inizia con il cliente: scopri quello che cerca e dagli la soluzione.